Rematrix in audizione alla Camera: accelerare attuazione normativeper gestione sostenibile nel tessile
Si è conclusa oggi davanti alla VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori pubblici) della Camera dei deputati l’audizione di Enrico Soffiati, CEO di Rematrix, consorzio italiano specializzato nella gestione sostenibile dei rifiuti tessili, con un focus particolare sui settori del tessile tecnico e della calzatura.
Oggetto dell’incontro: le tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile.
Soffiati ha esordito sottolineando come il settore tessile “stia vivendo una situazione di incertezza normativa. Nonostante l’obbligo di raccolta differenziata sia attivo dal 2022 in Italia, le aziende Italiane non hanno indicazioni chiare su come organizzarsi sul mercato nazionale”. Per questo, a parere dell’esperto “è fondamentale accelerare l’implementazione di uno schema EPR (Responsabilità Estesa del Produttore), affinché le imprese possano pianificare investimenti strategici e migliorare la propria competitività nel medio termine sul mercato Europeo”. “Un EPR volontario temporaneo – ha proseguito Soffiati - che anticipi l’introduzione dello schema definitivo, potrebbe incentivare le aziende ad avviare sin da ora strategie di gestione sostenibile dei rifiuti tessili come precedentemente implementato in Francia prima dell’istituzione del regime obbligatorio nel 2008”. Rematrix “accoglie dunque favorevolmente il lavoro che il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sta svolgendo attraverso la predisposizione di un decreto che istituisca un regime EPR per la filiera del tessile”. Soffiati nel corso dell’audizione ha illustrato anche raccomandazioni ai commissari. Innanzitutto “unificare i requisiti EPR per ridurre gli oneri amministrativi e garantire un mercato più equo e competitivo, specialmente considerando le innumerevole PMI che rappresentano il nostro Paese”.
Inoltre sarebbe necessario “implementare sistemi di tracciabilità avanzati, che garantiscano la destinazione finale dei rifiuti e ne facilitino il recupero”. Infine “l’EPR deve incentivare chi adotta modelli produttivi sostenibili, penalizzando chi immette sul mercato prodotti meno sostenibili. Il principio “chi inquina meno paga di meno” deve poter essere applicato in modo chiaro e semplice”.
È possibile vedere l’intero intervento qui: https://webtv.camera.it/evento/27515